Restauro della tavola di Luca Longhi
Opera
Luca Longhi, Madonna in trono con Bambino fra i Santi Francesco e Giorgio.
La tavola è datata e firmata in basso a sinistra. A destra è raffigurato, in completa armatura e inginocchiato, il committente Antonello Zampeschi, che ebbe in feudo Santarcangelo dal 1530 al 1534. Sempre in basso, ma al centro, è lo stemma degli Zampeschi.
Datazione
1531
Restauratore
Marisa Caprara – Bologna.
Tipo di intervento – Materia pittorica
Si è dato inizio all’asporto delle veline di protezione, procedendo alla pulitura della superficie per lo spesso film di vernice ossidata, delle zone di materiali eterogenei e all’eliminazione di sgocciolature; si è proceduto poi alla demolizione delle stuccature debordanti e fatiscenti, al consolidamento e colmatura dei vuoti sottostanti la materia pittorica e alla stuccatura delle lacune. Successivamente è stata eseguita una verniciatura intermedia stesa a pennello, costituita da un sottile film di vernice – mastice.
Il restauro estetico, per il collegamento pittorico delle lacune stuccate, è stato eseguito con metodo di scomposizione del colore a rigatino. Infine la verniciatura finale di protezione è stata effettuata a spruzzo mediante compressore a quattro atmosfere.
Supporto
Si è proceduto alla pulitura del supporto con risanamento delle fenditure avvenute lungo la naturale venatura del legno e in brevi tratti di sconnessura delle tavole; all’adesione dei segmenti lignei, al restauro delle traverse originali e alla disinfestazione della materia lignea.
Collocazione nel Museo
MUSAS – Sala VI Medioevo e Rinascimento.
Finanziamento
Legge regionale 18/2000 – piano museale 2006/2008.
Finanziato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna
Restauro Polittico di Jacobello di Bonomo
Opera
Jacobello di Bonomo, La Madonna con il Bambino, la Crocifissione e quattordici santi.
Polittico composto da sedici tavole racchiuse da una sontuosa cornice intagliata e dorata coeva; è firmato e datato. Ai fianchi della tavola maggiore, raffigurante la Vergine con il Bambino e due committenti, sono disposti sei pannelli con le figure intere dei santi Giovanni Battista, Michele, Pietro, Paolo, Caterina d’Alessandria, Francesco. Altri sei santi a mezza figura (Antonio da Padova, Chiara, Lucia, Orsola, Agnese, Ludovico) sono raffigurati nel registro superiore, che ha al centro Gesù crocifisso con la Madonna e san Giovanni, affiancati dalla Maddalena e da santa Elisabetta.
Datazione
1385
Restauratore
Adele Pompili – Bologna
Tipo di intervento
L’intervento di manutenzione, avvenuto in loco, senza lo smontaggio dell’opera dalla sua collocazione, ha previsto un controllo di tutte le superfici dipinte e della doratura della cornice tramite fissaggi localizzati dei sollevamenti di colore, eseguiti con microiniezioni di resina acrilica. Numerosi stucchi di restauro presentavano distacchi dal supporto ligneo: dopo alcune prove di fissaggio e constatata la cattiva adesione generale del supporto, si è deciso per la loro rimozione procedendo con una nuova stuccatura. Sulla superficie pittorica erano presenti quattro piccoli rettangoli di carta fissati alla superficie con un forte adesivo e ricoperti di vernice.
Risulta tutt’ora non chiara la loro funzione ed il motivo della loro presenza. La carta è stata rimossa per il rischio che la presenza del forte adesivo arrecava al dipinto, nella possibilità di strappi alla pellicola pittorica. Pur mantenendo l’impostazione dell’integrazione delle lacune a neutro si è proceduto ad una revisione generale dell’intonazione del neutro con tono leggermente più scuro e caldo di quello presente nel precedente intervento, questo per fare arretrare le lacune nella loro percezione visiva.
Un abbassamento tonale è stato eseguito in tutti i nuovi fori provocati da attacco xilofago, per l’individuazione futura di eventuali nuovi fori di “farfallamento” indicatori di nuovi attacchi xilofagi. Una leggera vernice finale di protezione è stata applicata localmente sui ritocchi eseguiti.
Collocazione nel Museo
MUSAS – Sala VI Medioevo e Rinascimento.
Finanziamento
Legge regionale 18/2000 – piano museale 2006/2008.
Finanziato dall’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna