Lucio Bernardi. A me gli occhi

Dipinti, sculture, ceramiche, opere grafiche dagli anni cinquanta ad oggi

9 novembre 2007 – 6 gennaio 2008

Monte di Pietà, via della Costa, 15
Sala dei Fabbri, Contrada dei fabbri, 15
Santarcangelo di Romagna

La mostra trae il suo titolo da un’opera di Lucio Bernardi, a dir poco stravagante nella struttura e certamente singolare nell’aspetto.

In effetti, A me gli occhi è un’immagine chiave di questa odierna “antologica” nella quale, tramite i suoi personaggi, dipinti o modellati che siano, disegnati o anche incisi sulla carta, lo sguardo dell’artista si incrocia di continuo con quello del visitatore: a volte vago e ammiccante, in qualche caso accigliato e perfino un poco corrucciato, comunque sempre profondo e penetrante.

Così Bernardi, indagatore assiduo e osservatore meticoloso della realtà, con un batter di ciglio, comunica a tutti noi le proprie emozioni e i propri pensieri.

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Sono esposte al pubblico oltre cento opere realizzate a partire dagli anni ’50 ad oggi: dipinti, disegni, acquarelli ed incisioni, sculture, ceramiche, rilievi e perfino sassi colorati e sgorbiati, in larga misura provenienti dalla raccolta privata dell’artista.

Con questa mostra può dunque dirsi compiutamente rappresentata l’attività di un artista dalla personalità certamente più complessa e variegata di quanto si sia fin qui ritenuto.

Nel corso della sua lunghissima carriera artistica, a partire dagli anni dell’immediato dopoguerra, Bernardi non ha semplicemente spaziato in diversi campi espressivi, ma è stato autore di significativi tentativi di integrazione e contaminazione di tecniche fra loro diverse con soluzioni formali del tutto originali, come nel caso dei “teatrini” e dei rilievi figurati presenti in questa rassegna.

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Artista appartato e poco incline ai rapporti esterni alla propria dimensione paesana, Lucio Bernardi vanta comunque una notevole notorietà soprattutto come autore sensibile e delicato di scene di genere (dalle “famiglie” ai “gruppi”, alle “ragazze al mare”, fino ai personaggi circensi ed alle maschere).

Nato nel 1919, Bernardi inizia ad operare nel fervido ambiente artistico santarcangiolese della fine degli anni ’40, animato da Tonino Guerra, Federico Moroni e Giulio Turci e a quel tempo frequentato da Alberto Sughi, Marcello Muccini, Renzo Vespignani ed altri giovani pittori “realisti” cesenati e romani. Tra il 1952 e la fine degli anni ’60 partecipa a vari concorsi e rassegne d’arte in ambito romagnolo. Numerose le mostre personali allestite per lo più in territorio riminese, con sporadiche apparizioni lontano da Santarcangelo: a Milano (1964 e 1969), a Bologna e New York (1965), infine a Bari nel 1989.

Notevole anche la produzione di Bernardi come disegnatore ed illustratore. Risale al 1973 la celebre cartella linoleografica “Dieci incisioni per dieci poesie di Tonino Guerra”.

Orlando Piraccini

9 Novembre 2007 / 6 Gennaio 2008
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