10 novembre 2010 – 9 gennaio 2011
Monte di Pietà via della Costa, 15
Sala dei Fabbri, Contrada dei fabbri, 15
Santarcangelo di Romagna
Questa mostra riscopre e onora Federico Moroni come pittore. Per la prima volta, infatti, dell’artista santarcangiolese è possibile ammirare un corpus così ampio e significativo di opere pittoriche.
Questi cinquanta dipinti, iscritti in un arco cronologico di oltre mezzo secolo a partire dalla fine degli anni tenta, costituiscono la testimonianza più certa che nella pittura, se come genere ad essa si vuole ancora riconoscere una precisa identità, Moroni ha fin dall’inizio riposto la sua più segreta e libera anima d’artista. L’esposizione ha dunque la pretesa di sollecitare un nuovo e diverso giudizio critico su Federico Moroni (1914-2000), fondato su opere largamente inedite e specialmente capaci di restituire all’immagine del maestro una struttura ed un peso ben superiori a quella dell’estroso, arguto, amabile, accattivante coloritore di fogli, che così largamente ha goduto, e gode tuttora, di tanto credito presso cultori e collezionisti locali.
Proprio alla vastissima produzione grafica moroniana è dedicata un’appendice della mostra con una selezione di “tecniche miste” – definizione incongrua, ma largamente usata dallo stesso artista – realizzate con il libero uso di inchiostri colorati, acquarello e tempera acrilica. Si tratta di fogli che qui si presentano per il loro evidente grado di affinità con la pittura, non solo sul piano tematico, ma anche per certe soluzioni esecutive, tra le quali risultano determinanti le qualità tonali rispetto alle funzioni più descrittive del segno. In questa direzione, in un ‘oltre’ adiacente alla pittura, sono da vedere alcuni rari piatti e vasi ceramici mai prima di oggi esposti al grande pubblico.
Mostra e catalogo a cura di
Silvia Baldini e Orlando Piraccini
Contributi scientifici di
Luca Cesari, Michela Gori, Simonetta Nicolini