Mostra al Met: “Il tempo nella memoria degli oggetti”


“Il tempo nella memoria degli oggetti”

una mostra conclude il progetto realizzato in collaborazione con gli studenti di Design del prodotto industriale dell’Università di Ferrara

S’intitola “Il tempo nella memoria degli oggetti” la mostra inaugurata venerdì 18 marzo alle ore 18 al Museo etnografico: un percorso che offre agli oggetti della tradizione una rilettura creativa e attuale, realizzata degli studenti del primo anno del corso di laurea triennale di Design del prodotto industriale dell’Università degli Studi di Ferrara.

Da alcuni materiali esposti al Met, infatti, i 100 studenti del corso hanno ideato progetti di modellazione e ricostruzione per oggetti di design, allestiti e presentati in occasione della mostra.

La collaborazione tra Museo etnografico e Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara ha coinvolto due classi del laboratorio di Disegno_LAD del corso di laurea triennale di Design del prodotto industriale, che hanno dedicato il primo semestre dell’anno accademico 2021/22 al tema “Gli oggetti della memoria”. Un laboratorio coordinato dai professori Marcello Balzani, Federica Maietti, Francesco Viroli e dal team di docenti e assistenti esperti nelle discipline specifiche.

Tema del laboratorio “La memoria dell’oggetto nella documentazione museale”, particolarmente appropriato per il collegamento con il patrimonio etnografico del museo santarcangiolese. Il percorso didattico integrato, che ha coinvolto circa 100 giovani del primo anno del corso, ha visto il Met diventare laboratorio di studio per un’intera giornata nello scorso novembre, durante la quale gli studenti hanno fotografato, disegnato, misurato, documentato e anche provato a utilizzare gli oggetti loro assegnati, tra cui caveje, ruote e parti di carri, vanghe, sgranatrici, stai e falcetti.

Nel corso del semestre, attraverso questi materiali, i professori hanno insegnato loro le tecniche del disegno, della rappresentazione dello spazio e della modellazione fisica, ma anche “il rilievo della memoria della storia e dell’oggetto”, per comprenderne funzioni, usi e i significati pratici e simbolici sottesi.

Partendo dai manufatti storici, gli studenti ne hanno quindi inventati di nuovi, creando materialmente delle riproduzioni sulla base delle competenze acquisite, della sperimentazione e delle sensibilità personali, restituendo al Met le migliori idee prodotte per la mostra al via il 18 marzo. Al di là dell’occasione espositiva, in ogni caso, questa collaborazione si è rivelata preziosa per il museo anche come opportunità per accogliere e imparare a comunicare con un pubblico giovane e non locale.

 

Nel corso dell’inaugurazione sono intervenuti Cristina Ambrosini, dirigente responsabile del servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, la sindaca Alice Parma e la vice sindaca con delega alla Cultura, Pamela Fussi, nonché la direttrice dei Musei comunali Elena Rodriguez e Marcello Balzani, professore dell’Università degli Studi di Ferrara.

 

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Da venerdì 10 giugno la mostra ospitata al Met da marzo Il tempo nella memoria degli oggetti diventa mostra diffusa anche nei locali della biblioteca Baldini (visitabile negli orari di apertura della biblioteca)

 

dal 18 marzo al 25 settembre 2022

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