Accoglienza e biglietteria

Da qui inizia il viaggio nel Museo seguendo le orme della cultura: il viaggio, il calesse, il mare, il mercato e le fiere.

Santarcangelo come luogo d’incontro tra l’esperienza montana, di pianura e marinara, raccontata attraverso un insieme di oggetti simbolici (un burattino, le nappe da buoi, una campana da bue e una da cavallo, un mazzo di carte da gioco, la maschera di Pulcinella, un bilancino, una serratura di ferro, forbici e coltello, un mastrino ecc.) e un insieme di oggetti della tradizione popolare a testimonianza, nella maggioranza dei casi, della loro polifunzionalità (il ferro di cavallo, per la ferratura dei cavalli e con poteri di difesa; la falciola per tagliare l’erba e allontanare i temporali; la caveja per bloccare il giogo e come strumento di protezione e difesa; una scopa di saggina per spazzare e per scoprire nella giovane sposa la presenza di poteri magici e stregonici; un correggiato per la trebbiatura manuale del grano e come strumento di iniziazione maschile; ecc.).

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